Il sale e le spezie
Di quanto sale abbiamo bisogno? Ogni giorno, un adulto italiano ingerisce circa 10 g di sale (cioè 4 g di sodio) che corrisponde ad una quantità quasi dieci volte superiore a quella fisiologicamente necessaria. Il consumo eccessivo di sale favorisce l’instaurarsi dell’ipertensione arteriosa ed è collegato al rischio per alcune malattie del cuore, dei vasi sanguigni, dei reni ed è associato ad un rischio più elevato di tumori allo stomaco. Quindi, come possiamo comportarci? Innanzitutto, dobbiamo sapere che il sale non è rappresentato soltanto da quello che noi spontaneamente aggiungiamo per condire le nostre pietanze ma si trova anche allo stato naturale negli alimenti come ad esempio nel pane, nei prodotti da forno, negli insaccati, nei formaggi. Il sale, inoltre, viene utilizzato come conservante per cui è presente nelle conserve e in tutti i prodotti inscatolati. Dunque cosa fare?
Prima di tutto è essenziale ridurre la quantità di sale che aggiungiamo sugli alimenti, scegliere le linee a basso contenuto di sale (pane senza sale, tonno in scatola a basso contenuto di sale, preferire i legumi secchi anziché quelli freschi in barattolo), limitare l’uso di condimenti alternativi contenenti sodio come dado da brodo, salsa di soia, ketchup, senape, ecc. ed infine possiamo esaltare il sapore dei cibi utilizzando erbe aromatiche come aglio, cipolla, prezzemolo, basilico, rosmarino, menta, maggiorana oppure varie spezie come curry, curcuma, pepe, zafferano: piccoli forzieri di oli essenziali, molto importanti per l’elevato potere antinfiammatorio e antiossidante. Ricordiamo che la curcuma possiede un’azione antinfiammatoria perché il suo principio attivo, la curcumina, inibisce la ciclossigenasi, con effetti antitrombotici e antitumorali; questo potere aumenta se il suo utilizzo è combinato con quello del pepe nero!
D.ssa Viviana Somma
Specialista in scienza dell'alimentazione
Prima di tutto è essenziale ridurre la quantità di sale che aggiungiamo sugli alimenti, scegliere le linee a basso contenuto di sale (pane senza sale, tonno in scatola a basso contenuto di sale, preferire i legumi secchi anziché quelli freschi in barattolo), limitare l’uso di condimenti alternativi contenenti sodio come dado da brodo, salsa di soia, ketchup, senape, ecc. ed infine possiamo esaltare il sapore dei cibi utilizzando erbe aromatiche come aglio, cipolla, prezzemolo, basilico, rosmarino, menta, maggiorana oppure varie spezie come curry, curcuma, pepe, zafferano: piccoli forzieri di oli essenziali, molto importanti per l’elevato potere antinfiammatorio e antiossidante. Ricordiamo che la curcuma possiede un’azione antinfiammatoria perché il suo principio attivo, la curcumina, inibisce la ciclossigenasi, con effetti antitrombotici e antitumorali; questo potere aumenta se il suo utilizzo è combinato con quello del pepe nero!
D.ssa Viviana Somma
Specialista in scienza dell'alimentazione