La sicurezza dei cibi
La sicurezza dei cibi dipende anche da noi. Ecco alcuni suggerimenti che possiamo seguire per garantire la qualità e la sicurezza del nostro cibo.
In primo luogo, quando si sceglie un alimento occorre porre attenzione alle etichette e in particolar modo alla data di scadenza; le confezioni, inoltre, non devono essere bagnate, ricoperte di brina o schiacciate. Dopo l’acquisto di prodotti surgelati (meglio acquistarli come ultimi!) è consigliabile trasportarli in contenitori termici per ridurre al minimo i tempi di interruzione della “catena del freddo”.
Una volta a casa come sistemiamo i nostri cibi? I prodotti non deperibili a breve termine come pasta, riso, farina, legumi secchi, ecc. possono essere posizionati in dispensa o nei ripiani chiusi della cucina rispettando le condizioni di pulizia e di scarsa umidità. Ad ogni modo, il loro contenuto basso di acqua fa sì che non vi sia proliferazione batterica. Particolare attenzione dobbiamo porre con gli oli in quanto se messi a contatto con l’aria tendono ad irrancidire, per cui bisogna conservarli in recipienti scuri e a collo stretto, lontano dalla luce e dalle fonti di calore. E invece come possiamo disporre i nostri cibi in frigorifero? Innanzitutto, è opportuno mantenere nell’apposito contenitore in basso (temperatura più alta) frutta e verdura per salvaguardare le proprietà organolettiche di questi cibi ed anche perché sono in genere gli alimenti in cui si potrebbero avere residui di terreno o insetti, ecc. Subito al di sopra bisogna riporre la carne, il pesce e i formaggi ricoperti da involucri o messi in contenitori specifici. Nei ripiani più alti è preferibile conservare prodotti come le creme, il latte e la panna. Per quanto riguarda, invece, le uova, vanno lasciate nella loro confezione di acquisto, per evitare la contaminazione.
Cosa possiamo fare, invece, con gli avanzi del cibo?
Quando i cibi cotti si raffreddano a temperatura ambiente vanno protetti dai microbi che provengono dall’ambiente esterno, e che, se presenti, cominciano a proliferare ancora più facilmente che nei cibi crudi. Più lunga è la sosta e più alto è il rischio. Per far sì che l’alimento si raffreddi velocemente fino alla parte centrale, è bene riporre il cibo in frigorifero non appena intiepidito e suddiviso in porzioni piccole. Mi raccomando di non riscaldare il cibo per più di una volta!
Infine, particolare attenzione deve essere posta nel preparare le conserve domestiche in quanto se non trattate con le dovute norme igieniche e con le temperature appropriate possono contenere un batterio molto pericoloso, il clostridium botulinum che produce una tossina con effetti letali. Le conserve acide ed in particolar modo quelle sott’aceto, le conserve di pomodoro e quelle di marmellata, però, sono a minor rischio perché la loro composizione inibisce la crescita di tale batterio. Le conserve sott’olio e al naturale sono, invece, ad alto rischio per cui se all’apertura una conserva presenta muffa, fuoriuscita di gas, bollicine, odore o consistenza non regolare è meglio non assaggiare il prodotto!
D.ssa Viviana Somma
Specialista in scienza dell'alimentazione
In primo luogo, quando si sceglie un alimento occorre porre attenzione alle etichette e in particolar modo alla data di scadenza; le confezioni, inoltre, non devono essere bagnate, ricoperte di brina o schiacciate. Dopo l’acquisto di prodotti surgelati (meglio acquistarli come ultimi!) è consigliabile trasportarli in contenitori termici per ridurre al minimo i tempi di interruzione della “catena del freddo”.
Una volta a casa come sistemiamo i nostri cibi? I prodotti non deperibili a breve termine come pasta, riso, farina, legumi secchi, ecc. possono essere posizionati in dispensa o nei ripiani chiusi della cucina rispettando le condizioni di pulizia e di scarsa umidità. Ad ogni modo, il loro contenuto basso di acqua fa sì che non vi sia proliferazione batterica. Particolare attenzione dobbiamo porre con gli oli in quanto se messi a contatto con l’aria tendono ad irrancidire, per cui bisogna conservarli in recipienti scuri e a collo stretto, lontano dalla luce e dalle fonti di calore. E invece come possiamo disporre i nostri cibi in frigorifero? Innanzitutto, è opportuno mantenere nell’apposito contenitore in basso (temperatura più alta) frutta e verdura per salvaguardare le proprietà organolettiche di questi cibi ed anche perché sono in genere gli alimenti in cui si potrebbero avere residui di terreno o insetti, ecc. Subito al di sopra bisogna riporre la carne, il pesce e i formaggi ricoperti da involucri o messi in contenitori specifici. Nei ripiani più alti è preferibile conservare prodotti come le creme, il latte e la panna. Per quanto riguarda, invece, le uova, vanno lasciate nella loro confezione di acquisto, per evitare la contaminazione.
Cosa possiamo fare, invece, con gli avanzi del cibo?
Quando i cibi cotti si raffreddano a temperatura ambiente vanno protetti dai microbi che provengono dall’ambiente esterno, e che, se presenti, cominciano a proliferare ancora più facilmente che nei cibi crudi. Più lunga è la sosta e più alto è il rischio. Per far sì che l’alimento si raffreddi velocemente fino alla parte centrale, è bene riporre il cibo in frigorifero non appena intiepidito e suddiviso in porzioni piccole. Mi raccomando di non riscaldare il cibo per più di una volta!
Infine, particolare attenzione deve essere posta nel preparare le conserve domestiche in quanto se non trattate con le dovute norme igieniche e con le temperature appropriate possono contenere un batterio molto pericoloso, il clostridium botulinum che produce una tossina con effetti letali. Le conserve acide ed in particolar modo quelle sott’aceto, le conserve di pomodoro e quelle di marmellata, però, sono a minor rischio perché la loro composizione inibisce la crescita di tale batterio. Le conserve sott’olio e al naturale sono, invece, ad alto rischio per cui se all’apertura una conserva presenta muffa, fuoriuscita di gas, bollicine, odore o consistenza non regolare è meglio non assaggiare il prodotto!
D.ssa Viviana Somma
Specialista in scienza dell'alimentazione