Vitamine
Le vitamine sono nutrienti essenziali contenuti negli alimenti in quantità molto piccole. Sono necessarie per lo svolgimento del metabolismo cellulare e quindi indispensabili per la crescita e il mantenimento delle funzioni vitali. Si dividono in idrosolubili e liposolubili. Le vitamine idrosolubili (vit B1, vit. B2, vitamina PP, vitamina B6, l’acido pantotenico, la vit B6, la biotina, l’acido folico, la vit B12, la vit. C) sono vitamine solubili in acqua che non vengono immagazzinate nell’organismo per costituire delle riserve corporee e vengono eliminate con le urine per cui un loro eccesso non presenta pericolo di tossicità da sovradosaggio. Le vitamine liposolubili (A, E, D, K), invece, possono accumularsi nell’organismo e quindi una loro incontrollata assunzione può dar luogo a fenomeni tossici.
Vitamina A
La vitamina A o retinolo svolge numerose funzioni: partecipa al processo visivo ed è coinvolta nello sviluppo embrionale e nelle regolazione della proliferazione e della differenziazione di alcuni tipi di cellule. Il beta carotene, carotenoide precursore della vitamina A ha un potere antiossidante ed è in grado di proteggere le biomolecole dall’attacco dei radicali liberi.
Gli alimenti di origine animale contengono prevalentemente vitamina A, mentre quelli vegetali contengono carotenoidi. Gli alimenti ricchi di vitamina A sono il fegato, il latte, i formaggi, le uova mentre gli alimenti ricchi di beta carotene si trovano nella frutta e nella verdura ricche di pigmenti giallo-arancio o rosso come carote, zucca, peperoni, spinaci, pomodori, albicocche, nespole, papaia, melone. Questi alimenti risultano efficaci per favorire e prolungare l’abbronzatura.
Gli alimenti di origine animale contengono prevalentemente vitamina A, mentre quelli vegetali contengono carotenoidi. Gli alimenti ricchi di vitamina A sono il fegato, il latte, i formaggi, le uova mentre gli alimenti ricchi di beta carotene si trovano nella frutta e nella verdura ricche di pigmenti giallo-arancio o rosso come carote, zucca, peperoni, spinaci, pomodori, albicocche, nespole, papaia, melone. Questi alimenti risultano efficaci per favorire e prolungare l’abbronzatura.
Vitamina C
La vitamina C o acido ascorbico è una vitamina idrosolubile che si ritrova nei seguenti alimenti: kiwi (85 mg/100 g), agrumi(40-50 mg/100 g), fragole (54 mg/100 g), pompelmi (40 mg/100 g), pomodori (25 mg/100 g), cavoli di bruxelles (81 mg/100 g), peperoni (151 mg/100 g), peperoncino piccante (229 mg/100 g) , vegetali a foglia verde.
La vitamina C risulta essere importante per alcune funzioni tra cui:
- la biosintesi del collagene, principale proteina del tessuto connettivo.
- L’attivazione dell’acido folico, importante per la biosintesi di purine e per la formazione di metionina, donatore di gruppi metili in più di 100 reazioni.
- La biosintesi degli ormoni steroidei.
- Il metabolismo del ferro, infatti, la vitamina C favorisce il suo assorbimento intestinale, ne aumenta la disponibilità intracellulare favorendo il legame ferro-ferritina.
- L’azione antineoplastica. Numerosi studi, infatti, hanno dimostrato il ruolo di inibizione della vitamina C nella produzione di nitrosammine prodotte dalla reazione dei nitriti con i gruppi amminici. Inoltre, la vitamina C ha forti effetti antiossidanti proteggendo la struttura del Dna, delle proteine e delle membrane.
Alcuni consigli pratici
- Con la cottura si potrebbe avere una perdita della vitamina ed in particolare l’ascorbico-ossidasi, enzima che degrada la vitamina C, aumenta la sua attività con l’aumentare della temperatura fino ad un certo punto, oltre il quale viene disattivata. Per tale motivo è consigliabile versare le verdure nel recipiente di cottura solo quando l’acqua ha raggiunto la temperatura di ebollizione e cuocere in poca acqua con pentole ben coperte al fine di aumentare più rapidamente possibile la temperatura stessa.
- Poiché, la vitamina C favorisce l’assorbimento di ferro, sarebbe utile aggiungere ai pasti ricchi di ferro quelli ricchi di vitamina C, ad esempio spremere sulle carni succo di limone o agrumi e mangiare in conclusione frutta come kiwi o fragole.
La vitamina C risulta essere importante per alcune funzioni tra cui:
- la biosintesi del collagene, principale proteina del tessuto connettivo.
- L’attivazione dell’acido folico, importante per la biosintesi di purine e per la formazione di metionina, donatore di gruppi metili in più di 100 reazioni.
- La biosintesi degli ormoni steroidei.
- Il metabolismo del ferro, infatti, la vitamina C favorisce il suo assorbimento intestinale, ne aumenta la disponibilità intracellulare favorendo il legame ferro-ferritina.
- L’azione antineoplastica. Numerosi studi, infatti, hanno dimostrato il ruolo di inibizione della vitamina C nella produzione di nitrosammine prodotte dalla reazione dei nitriti con i gruppi amminici. Inoltre, la vitamina C ha forti effetti antiossidanti proteggendo la struttura del Dna, delle proteine e delle membrane.
Alcuni consigli pratici
- Con la cottura si potrebbe avere una perdita della vitamina ed in particolare l’ascorbico-ossidasi, enzima che degrada la vitamina C, aumenta la sua attività con l’aumentare della temperatura fino ad un certo punto, oltre il quale viene disattivata. Per tale motivo è consigliabile versare le verdure nel recipiente di cottura solo quando l’acqua ha raggiunto la temperatura di ebollizione e cuocere in poca acqua con pentole ben coperte al fine di aumentare più rapidamente possibile la temperatura stessa.
- Poiché, la vitamina C favorisce l’assorbimento di ferro, sarebbe utile aggiungere ai pasti ricchi di ferro quelli ricchi di vitamina C, ad esempio spremere sulle carni succo di limone o agrumi e mangiare in conclusione frutta come kiwi o fragole.